Come molti altri oggetti popolari negli anni ’90, le videocassette sono al centro di un grande giro di soldi nel mondo del collezionismo.
Sempre più spesso in questi anni si sente parlare di oggetti antichi venduti per cifre folli. Carte dei Pokémon, videogiochi per console anni ’90, action figure dei personaggi: tutti prodotto che, in alcuni casi, sono stati venduti per migliaia di euro. Tutto questo perché il mercato del collezionismo è uno dei più floridi al mondo: appassionati di tutti i generi offrono molti soldi per oggetti che spesso sono rari da trovare e con cui hanno un particolare legame affettivo.
Tra i vari oggetti ricercati dai collezionisti ci sono anche le videocassette, che tutti i nati negli anni ’90 ricordano ancora oggi con grandi nostalgia. Le VHS (sigla che sta per Video Home System) erano il principale mezzo di distribuzione dei film al di fuori del cinema negli anni in cui Internet non aveva ancora preso il sopravvento.
Oggi, invece, lo streaming ha occupato ogni settore del mercato, spazzando via VHS, DVD e anche i BluRay (l’ultima evoluzione dell’home video prima dello streaming). Oggi le VHS sono quindi considerate quindi al pari di molti pezzi d’antiquariato e destano sempre più la curiosità dei collezionisti. Alcune, le più rare generalmente, sono state anche acquistate per cifre davvero interessanti.
Le VHS sono molto ricercate dai collezionisti, ma bisogna fare molta attenzione
Proprio in questi giorni molti quotidiani internazionali hanno rilanciato la notizia di una VHS di “Ritorno al futuro” venduta per 75 mila dollari. In genere, sono solo le rarità a ricevere un trattamento del genere. La videocassetta di prima stampa di “The Terminator” ha raggiunto la cifra stratosferica di oltre 400 mila dollari in un’asta, la versione sigillata de “La carica dei 101” con chiusura a conchiglia i 15 mila dollari e un nastro VHS inutilizzato di “Aladdin” i 5 mila dollari.
Al di là di questi casi eccezionali, però, è bene sottolineare che la maggior parte delle videocassette non ha valore. Si tratta, come spesso accade nel mondo del collezionismo, di prodotti rari, magari pubblicati in edizione limitata, con caratteristiche che li distinguono dal resto dei simili e, soprattutto, ben conservati.
Le VHS Disney che recano il rombo nero e che sono etichettate con la data 1984 sono un tipico esempio. Contrariamente alla credenza popolare, non sono rare né preziose. La data 1984 indica solo la prima uscita per il noleggio e, in tutte le successive ristampe, si è scelto di mantenere la stessa data.
Ci sono alcune VHS Disney che sono effettivamente più rare e possono avere valutazioni più interessanti, ma non si tratta certo dei classici che tutti conoscono. “Lo scrigno delle 7 perle“, “I racconti dello Zio Tom“, e varie serie come “Duck Tales” e “VIDEOPARADE” sono titoli decisamente più difficili da trovare, ma la cui valutazione raramente supera i 50 o 100 euro.
È chiaro quindi che, mentre la leggenda delle VHS Disney ultra-valutate persiste, la realtà è che la maggior parte delle VHS sono comuni e di valore basso. Solo pochi titoli rari e le edizioni particolari possono essere valutati con cifre interessanti ma, anche in questi casi, i prezzi rimangono ragionevoli.