Novità per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza con un clamoroso dietrofront. Cosa succede per tutti coloro che lo percepivano.
Tra le misure più contestate dall’attuale Governo troviamo sicuramente il Reddito di Cittadinanza. In queste ore c’è stato il dietrofront che in tutti si aspettavano. Andiamo quindi a vedere che cosa potrebbe succedere nelle prossime ore per tutta la platea di cittadini interessata: le ultime.
Non si placa il dibattito pubblico intorno al Reddito di Cittadinanza, con i cittadini che hanno protestato a gran voce contro la sua abolizione. Infatti con le ultime misure prese dal governo, nessuno riceverà il sussidio a partire dal prossimo anno. Nonostante la rimozione del sussidio, in queste settimane continua il lavoro dei tecnici del Ministero del Lavoro. Questi, in collaborazione con l’Inps, sono allo studio di una sorta di “paracadute” per tutti coloro che non riceveranno più l’accredito.
Adesso l’esecutivo vorrebbe tendere una mano a tutti coloro che hanno già perso il sussidio. Stiamo parlando, per ora, di una platea composta da più di 15mila cittadini che non ricevono più il Reddito di Cittadinanza. Gli interessati saranno tutti quei soggetti considerati occupabili e che non hanno diritto al nuovo Supporto per la formazione o per il lavoro. Questo beneficio consiste in 350 euro che però come abbiamo appena visto non tutti potranno ricevere. Andiamo quindi a scoprire i nuovi aiuti in arrivo.
Reddito di Cittadinanza, arriva il “paracadute”: come funziona
I tecnici del Ministero del Lavoro e l’Inps stanno quindi cercando di individuare quei cittadini che non possono ricevere il nuovo supporto per la formazione e il lavoro, in modo da offrirgli un paracadute. L’obiettivo è quello di stabilire eventuali interventi normatici andando a regolamentare il percorso che si ritroverebbero a seguire. Inoltre il Governo sta anche pensando di estendere il limite ISEE per chi ne potrà accedere. Queste persone potranno entrar a far parte anche del programma “Gol per il lavoro“, legato ai fondi garantiti all’Italia dal Pnrr.
Inoltre non è da escludere che per quest’operazione potrebbe essere compiuta anche con i fondi europei anti-povertà andando a creare dei percorsi specializzati. Ad ogni modo per poter accedere a questi programmi bisognerà presentare l’ISEE corrente in modo da aggiornare la propria situazione. Questo sarà utile soprattutto nel caso in cui la propria situazione economica sia peggiorata. Attualmente per accedere al nuovo programma si dovrà avere un ISEE massimo di 9.360 euro, tenendo conto anche dei patrimoni mobili.
Proprio questo dettaglio porterebbe ad una riduzione concreta di quei 15mila soggetti individuati, con l’esecutivo che vorrebbe spingere gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza ad iscriversi alla piattaforma Siisl. Inoltre per quanto è difficile da attuare questo programma, non è stata scartata l’idea di implementare un nuovo sussidio ad personam, valido quindi anche per più soggetti dello stesso nucleo familiare. Solamente nei prossimi mesi però verranno decise le misure del governo.