Nuovi problemi in vista per l’azienda di Cupertino. Le tensioni con la Cina crescono e anche la Francia avanza le sue pretese.
Apple è una delle aziende tecnologiche più influenti del mondo e proprio per questa sua posizione di leader di mercato si è spesso attirata critiche e sospetti da parte delle autorità di regolamentazione in vari Paesi. Ad esempio, Apple è stata accusata di pratiche anticoncorrenziali in vari mercati, inclusa l’Europa e gli Stati Uniti.
Anche la protezione dei dati degli utenti è stata spesso oggetto di indagine, soprattutto dagli organi della Commissione Europea. Negli ultimi giorni, però, sono emerse tensioni con due grandi paesi e per ragioni apparentemente non collegate tra loro.
Il primo Paese a riaccendere lo scontro con Apple è stata la Cina, che da anni porta avanti rapporti molto tesi con l’azienda americana (e con gli Stati Uniti in generale, per la verità). La vera notizia sono però le accuse mosse dal secondo Paese, uno Stato che precedentemente non aveva avuto particolari problemi con Apple: la Francia. E la sua accusa rischia di generare un danno di immagine non indifferente per l’azienda, oltre a un danno reale a tutti gli utenti che usano gli iPhone.
Partiamo dalla Cina. Il grande stato orientale si scaglia ancora una volta contro Apple per una questione di protezione dei dati. Il governo vorrebbe vietare gli iPhone a ogni dipendente pubblico, ad ogni livello, per evitare possibili azioni di spionaggio da parte degli americani. Il governo centrale cinese aveva imposto alcune restrizioni sull’uso della tecnologia straniera nei luoghi di lavoro legati al governo già dal 2018, ma questa settimana il Wall Street Journal e Reuters hanno riferito che i divieti si stavano ampliando.
Quanto alla Francia, le accuse mosse contro Apple sono decisamente preoccupanti. Sia per l’azienda, che rischia di subire un danno d’immagine non indifferente, sia per gli utenti, che potrebbero essere scoraggiati dall’utilizzo dei suoi prodotti.
Il governo francese ha infatti messo al bando iPhone 12 che, dopo vari test, avrebbero mostrato un livello di radiazioni emesse superiore a quello consentito dalla legge. Secondo quanto stabilito dalla Francia, Apple dovrà ritirare dal commercio gli iPhone 12 e modificare quelli già venduti per adeguarsi alle normative statali.
Secondo gli esperti francesi, potrebbe essere sufficiente un aggiornamento software per risolvere la questione, senza dover necessariamente procedere a modifiche hardware. L’azienda di Cupertino si è ovviamente dichiarata in disaccordo con le decisioni dei francesi, ma ha comunque accettato di rilasciare l’aggiornamento richiesto.
La Francia si è quindi impegnata a condurre nuovi test e a verificare il nuovo stato delle cose. Sull’ondata delle preoccupazioni francesi, però, anche il Belgio ha dichiarato che svolgerà ulteriori test. E chissà che non sia l’inizio di una fase ben più ampia, che coinvolgerà anche altri Paesi.
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