Omega-3 possono ridurre la pressione arteriosa

Secondo un recente studio, l’assunzione di omega-3 sotto forma di integratori o alimenti, può contribuire alla riduzione della pressione sanguigna.

I risultati mostrano una sostanziale diminuzione della pressione arteriosa nelle persone che hanno integrato nella propria dieta una moderata quantità di acidi grassi omega-3. Nello specifico, il merito di questo effetto sarebbe da attribuire a due acidi grassi a catena polinsatura, l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), in dosi da due a tre grammi al giorni.

Omega-3: una soluzione naturale per l’ipertensione?

Questo nuovo rapporto estende la ricerca passata verso nuovi orizzonti, applicando un nuovo metodo statistico. E’ infatti risaputo come una dose ottimale di omega-3 è potenzialmente utile nel controllo della pressione sanguigna nella popolazione generale, ma le persone ipertese, ad alto rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, possono beneficiare di dosi anche più elevate.

Tuttavia, negli ultimi anni, gli studi sugli omega-3 hanno fornito risultati contrastanti. Due recenti esperimenti hanno dimostrato come l’assunzione di alte dosi di queste sostanze possono incrementare il rischio di emorragie interne e altre complicazioni, come aritmie cardiache.

Gli effetti negativi sugli anziani

Per questo motivo, diversi luminari della medicina cardiovascolare si sono dimostrati contrari all’impiego di farmaci a base di omega-3, soprattutto nella popolazione più anziana. Questa fascia è quella maggiormente soggetta a battiti irregolari e al rischio di sanguinamenti, specialmente se hanno subito operazioni a carico di vasi sanguigni.

La meta-analisi, che è essenzialmente un’analisi aggregata di studi similari, si è basata su 71 studi randomizzati controllati, con un totale di 4.973 partecipanti. Gli studi sono stati selezionati se pubblicati prima del 7 maggio 2021, realizzando una correlazione tra pressione sanguigna e vari omega-3.

Omega-3 buoni ma solo entro certe dosi

Le assunzioni ottimali associate a riduzioni della pressione sanguigna sistolica e diastolica sono stati osservate con dosi moderate, corrispondenti a circa due grammi al giorno. Tuttavia, eccedere oltre i 3 grammi nel consumo di acidi grassi non ha rilevato alcun beneficio ulteriore, specialmente nelle persone ipertese.

I risultati di questo studio, pubblicato sul Journal of American Heart Association il 1 giugno, mostrano si un effetto benefico degli omega-3 sulla pressione sanguigna, sempre se somministrati in dose di 2-3 grammi, ma non ci sono ancora abbastanza prove nel dimostrare un effetto ottimale per la salute.

Migliori integratori di omega-3

Gianluca Belloni

Laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e Farmacista di professione sono appassionato di gaming, tecnologia e scienza in ogni sua forma e rappresentazione. Ho iniziato a lavorare con Internet nel 2013 con all'attivo centinaia di articoli per vari editori online. Ho fondato AppleBites come blog personale.