Molti anni fa, un cantante che utilizzava l’Auto-Tune non godeva di una buona considerazione. Oggi le cose sono molto cambiate.
L’Auto-Tune è comparso sulla scena musicale alla fine degli anni ’90 e a quel tempo non era proprio ben visto. Originariamente veniva usato esclusivamente come strumento di correzione dell’intonazione. Oggi, invece, sappiamo tutti come si è evoluto il suo utilizzo. Negli ultimi due decenni, il suo impatto ha rivoluzionato il suono delle voci e la cultura musicale nel suo complesso.
I primi segnali del fatto che l’Auto-Tune stava diventando molto più rispetto a un semplice strumento di correzione sono arrivati con la canzone di Cher del 1998. “Believe”, è stata la prima mega-hit ad utilizzare l’Auto-Tune come scelta stilistica.
Se fino ad allora l’Auto-Tune era stato uno strumento da utilizzare in segreto nello studio per correggere le imperfezioni di una voce che invece doveva essere perfetta, il gorgheggio robotico nel ritornello di “Believe” non era una nulla di segreto, ma un effetto in primo piano. Questo approccio coraggioso ha poi aperto la strada a molti altri artisti.
L’Auto-Tune è uno strumento di elaborazione audio digitale che regola e corregge l’intonazione di voci e strumenti registrati, introdotto per la prima volta da Antares Audio Technologies alla fine degli anni ’90. L’Auto-Tune analizza un segnale audio in ingresso e lo digitalizza.
A quel punto, il software rileva l’intonazione delle note e la confronta con una scala predefinita o con il tono desiderato: se l’intonazione inserita si discosta da questo valore di riferimento, l’Auto-Tune sposta l’intonazione alla nota più vicina della scala.
È inoltre possibile regolare la velocità con cui Auto-Tune corregge l’intonazione, e quindi decidere quanto “naturale” o “robotica” suonerà la voce regolata. Una velocità più alta crea un effetto Auto-Tune più evidente, mentre una velocità più bassa produce un suono più naturale, lasciando inalterate le piccole imperfezioni.
L’infinita quantità di opzioni di personalizzazione offerte dall’Auto-Tune ha liberato la creatività degli artisti e ha permesso loro di trasformare le voci in modi mai esplorati prima. Negli anni è servito a produrre hit come “Heartless” di Kanye West, “One More Time” dei Daft Punk e “Diamonds” di Rihanna. E nel caso di alcuni generi musicali, come la trap, è diventato uno dei tratti distintivi delle canzoni.
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