Mirtilli rossi efficaci contro la demenza
Secondo un nuovo studio, gli anziani che assumono regolarmente mirtilli rossi sarebbero maggiormente inclini a mantenere intatte le proprie funzioni cognitive e la memoria, oltre a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Nutrition, ha riportato come un gruppo di persone di età compresa tra i 50 e gli 80 anni che hanno quotidianamente consumato l’equivalente di una tazza di mirtilli freschi per 12 settimane ha dimostrato un significativo miglioramento della memoria negli eventi di tutti i giorni.
Mirtilli rossi: basta una tazza al giorno?
Allo stesso tempo, dalle analisi delle persone che hanno partecipato allo studio si è evidenziato un migliore flusso di ossigeno e glucosi nelle porzioni più importanti del cervello che supportano la memoria.
I risultati sono molto incoraggianti, afferma il ricercatore David Vauzour, PhD, soprattutto considerando che l’assunzione dei mirtilli sia stata limitata a solo 12 settimane e tuttavia è stato in grado di generare miglioramenti significativi sia nella memoria che nelle funzioni cognitive.
Sebbene quanto ottenuto sia un risultato promettente, lo studio ha preso in esame solo persone senza disturbi cognitivi. Non è noto al momento se i mirtilli rossi siano in grado di ridurre la degenerazione cellulare in pazienti caratterizzati da disturbi della memoria.
I mirtilli rossi sono ricchi di micronutrienti che hanno numerose proprietà benefiche per l’organismo, specialmente antiossidanti e antinfiammatorie. Gli alcaloidi in grado di fornire tale effetto sono gli antociani e le proantocianidine, responsabili nel contempo della colorazione rossa.
Vi è però una differenza tra l’assunzione dei frutti rispetto al succo di mirtillo. È stato dimostrato come bere succo di mirtillo non conferisce lo stesso risultato, a causa dei numerosi componenti aggiuntivi presenti all’interno delle bevande.
I mirtilli rossi avrebbero anche un effetto positivo sul colesterolo LDL, detto cattivo, noto per la sua funzione costitutiva della placca ateromasica. Questo suggerisce che i mirtilli avrebbero una funzione benefica anche nel migliorare la salute dei vasi sanguigni, compresi quelli del cervello.
L’assunzione di mirtilli rossi deve però essere limitata in pazienti in cura con anticoagulanti, nei quali al contrario potrebbero insorgere effetti negativi. Nello specifico sarebbe la vitamina K presente nei mirtilli ad inibire l’attività del CYP2C9 e del 3A4, portando così ad eventi emorragici.