Office per Mac: arriva il supporto in Excel a Apple Silicon
A pochissimi mesi dal lancio dei nuovi processori Apple Silicon, Microsoft ha deciso di rilasciare un importante aggiornamento per la suite Office per Mac che farà felici milioni di utenti che utilizzano Excel.
Office per Mac: Excel nativo su Apple Silicon
Uno dei principali problemi con cui molti utilizzatori di Excel su Mac si sono dovuti scontrare è il fatto che proprio quest’ultimo necessitasse di Rosetta 2 per usufruire della potenza del processore. Una scelta doverosa che, in termini energetici e di prestazioni, ha sempre fatto storcere il naso agli utenti.
Con il rilascio del nuovo aggiornamento di Microsoft, che porta Office per Mac alla versione 16.57, il programma dedicato al calcolo finalmente diventa capace di sfruttare appieno tutta la potenza messa a disposizione dai computer Mac con processori M1, M1 Pro e M1 Max, in particolare quando si ha la necessità di utilizzare la funzione Power Query.
“Excel is fully supported on devices with Apple Silicon CPUs: Power Query in Excel for Mac is now natively supported on Apple Silicon processors. If you previously used Rosetta emulator to run Excel, you may now disable it and run Excel natively on your devices.”
Secondo le note di rilascio, il nuovo update di Office per Mac v. 16.57 si applica a Office 365, Office 2019 per Mac, Office LTSC 2021 per Mac e Office 2021 per Mac. Questi sono attualmente disponibili all’acquisto in contratto multi licenza, licenza singola o in abbonamento.
Gli utenti possono scaricare la nuova versione direttamente da Microsoft AutoUpdate (MAU). Per utilizzare Microsoft AutoUpdate, è necessario avviare un’applicazione di Office, come Word o Excel, quindi scegliere Guida -> Verifica aggiornamenti.
Il proverbiale “passo avanti” fatto da Microsoft con la sua Suite Office verso i nuovi processori Apple Silicon, mostra chiaramente come l’intero mercato dei software si stia pian piano abituando alla nuova politica della casa produttrice Californiana, che ha deciso di abbandonare i “vecchi” processori Intel, in favori dei nuovissimi M1, fatti in casa. Non ci resta che aspettare e vedere cosa accadrà nel corso di questo particolare 2022.