Una moneta commemorativa, e non, può valere molto più del suo valore per cui è stata creata. Guardati in tasca o nel cassetto se ce l’hai.
Chi l’ha detto che una moneta da due euro valga solo due euro? Certo, nasce così, ma nel corso degli anni, vuoi perché è una moneta commemorativa vuoi perché ne sono state coniate meno del dovuto, vuoi per qualsiasi motivo, eleva il suo valore e diventa un oggetto del desiderio di molti numismatici.
Esempi ce ne sono in abbondanza, il loro prezzo dipende sempre, oltre che dalla rarità della moneta stessa, dallo stato di conservazione, da quanto di avvicinano dal fior di conio, ossia quelle che non sono mai state parte del sistema monetario e che non presentano segni e usure dovute alla loro circolazione. Importante anche quanto sia stata modificata nel corso del tempo, ma non solo.
Un altro fattore da considerare, che fa tutta la differenza di questo mondo nel trasformare una moneta da due euro (per esempio) anche in migliaia e migliaia di euro, è la tiratura, visto che il livello di rarità è valutato anche in base alla quantità di quel pezzo in circolazione, oltre che alla data di emissione. Sempre meglio, a tempo peso, aprire quel cassetto dove di solito mettiamo le vecchie monete (anche di altri Paesi) magari sei ricco (difficile ma non impossibile) e non lo sai.
Piccole grandi fortune senza saperlo: magari hai questa moneta, vale tantissimo
Ricchi per caso, è proprio il caso di dirlo. Molto spesso si è in possesso di un tesoro senza saperlo, per questo gli esperti consigliano sempre di controllare le proprie monete con cura e regolarità. Per esempio, avete una moneta da due euro della Finlandia? è il primo passo verso quella fortuna che vi fa svoltare.
Controllate bene se c’è ha una raffigurazione dei fiori, sono quelli che appartengono allo Stato della Finlandia. Sul verso di questa moneta da due euro nessuna grande peculiarità, la comune rappresentazione che riguarda i classici 2 euro. E’ sul dritto che cambia tutto.
Sul dritto, devono esserci due fiori di lampone antico, più precisamente il Rubus Camemorus, una pianta erbacea perenne della famiglia delle Rosaceae diffusa nella zona settentrionale dell’Eurasia e del Nord America. Ok? Il secondo passo verso la Dea Bendata è stato compiuto. Ma non basta, ovviamente. Sotto i fiori di lampone ci deve essere una emme maiuscola, simbolo del millesimo di conio e del direttore di zecca.
Ci siete? Lo vedete? Andiamo avanti di corsa, perché se al posto delle “M” hanno una cornucopia FI, è una bella sgasata verso la ricchezza, soprattutto se porta lo stemma di un leone araldico all’interno di un cerchio, ma senza cornucopia.
Correte da qualche numismatico, vi farà diventare ricchi. Quante vale? Il prezzo dipende da quelle caratteristiche enunciate prima. Si tratta comunque di qualche centinaia di euro.