Una delle aziende leader nel settore ha presentato negli scorsi mesi un prototipo molto curioso: lo smartphone che si srotola.
Dopo anni passati a sviluppare smartphone sempre più grandi, i consumatori hanno sentito l’esigenza di dispositivi più piccoli, tascabili, e le aziende hanno subito intercettato questa tendenza. I telefoni pieghevoli, dopo essere scomparsi alla fine degli anni 2010, sono tornati e stanno crescendo rapidamente. Qualche mese fa sono stati presentati anche i primi modelli di smartphone srotolabili, che devono ancora raggiungere il mercato.
‘idea è stata presentata da Motorola, che da anni occupa una posizione di rilievo nel mercato degli smartphone pieghevoli. Il modello presentato è il “Rizr“, che ha l’obiettivo di offrire un grande schermo, ma in un dispositivo significativamente più piccolo.
Laddove i pieghevoli raggiungono questo obiettivo con un display che si piega a metà, il “Rizr” arrotola circa il 40% del suo schermo intorno alla parte inferiore e posteriore del dispositivo. Quando è “a riposo”, lo smartphone offre un display da 5 pollici incredibilmente compatto. Quando c’è bisogno di uno schermo più grande, si espande e diventa un pannello di dimensioni standard da 6,5 pollici.
La scommessa di Motorola, in futuro, potrebbe rivelarsi davvero vincente
Il display si espande sia quando si tocca due volte il pulsante di accensione sia in base alle azioni all’interno del software. Ad esempio, quando si apre un video su YouTube, o si inizia a scrivere un’email, il display si espande per raggiungere il giusto rapporto di aspetto o semplicemente per offrire più spazio per i contenuti. È chiaro che questa interazione richiede qualche momento di attesa, ma secondo chi ha avuto l’opportunità di tenerlo in mano funziona incredibilmente bene.
Quando il display ritorna nella posizione originale, si ha un display funzionante sul retro. Questo può essere utilizzato per mostrare l’ora e le notifiche in modo sempre attivo, o per altre funzioni. Quando la fotocamera è aperta, è possibile utilizzare quella parte posteriore per mostrare ciò che la fotocamera vede.
Tutto questo è ovviamente molto bello a vedersi, ma ha alcuni svantaggi. Uno dei principali è che il “Rizr” deve sempre avere una custodia per funzionare bene. Senza di essa il fragile pannello è esposto, e le parti mobili si sentono facilmente in mano.
Al di là del singolo dispositivo che è stato presentato, è il concetto stesso di smartphone srotolabile ciò che ha incuriosito di più gli esperti del settore. Molti ritengono addirittura che sia una soluzione migliore al problema delle dimensioni rispetto agli smartphone pieghevoli a conchiglia.
In futuro questa idea potrà essere usata per integrare un pannello srotolabile ben integrato in un telefono per renderlo un po’ più largo, o un po’ più alto, o semplicemente per consentire un dispositivo di dimensioni minori. Le possibilità sono davvero infinite. Siamo probabilmente a anni di distanza da un’esperienza srotolabile rifinita che non comporta prezzi elevati o grandi compromessi, ma le aziende stanno già lavorando in questa direzione.