Notizia ufficiale: sarà realizzato un film sull’incidente del Titan, avvenuto nel giugno scorso. Annunciato il progetto, non mancano le polemiche.
Nello scorso mese di giugno, ha calamitato l’attenzione dei media mondiali. L’incidente del sottomarino Titan, già dai racconti giornalistici sembrava appartenere all’inquietante sceneggiatura di un film. Ora, però, quella tragedia diventerà davvero una pellicola. E non mancano le polemiche.
Gestito dalla società privata statunitense OceanGate, il Titan è imploso in acque internazionali nell’Oceano Atlantico settentrionale. Il mezzo, con cinque persone a bordo, stava compiendo una spedizione turistica per visitare il relitto del RMS Titanic, situato a 3800 metri di profondità sotto il livello del mare.
Una vicenda che ha lasciato col fiato sospeso il mondo intero per diverse ore, quando si sperava che si potesse recuperare la navicella con le persone a bordo. Una storia drammatica, come era drammatico il countdown partito sul momento in cui le persone avrebbero finito l’ossigeno all’interno del mezzo.
La tragedia del Titan diventa un film
Lungo 6,7 m, largo 2,8 m e alto 2,5 m, era equipaggiato con un sistema d’illuminazione esterno da 4 000 lumen, un sonar Teledyne 2D, un laser a scansione 2G Robotics e diverse telecamere ad alta risoluzione. La struttura era in fibra di carbonio e in titanio, il che gli consentiva di pesare 10432 chilogrammi.
Immersosi il 16 giugno, l’operazione del Titan sembrava procedere regolarmente, con il mezzo che comunicava con la nave madre ogni 15 minuti. Tuttavia, dopo un’ora e 45 minuti, le comunicazioni tra il sommergibile e la nave cessarono di colpo.
Le speranze di recupero dei dispersi terminarono il 22 giugno, orario in cui si stimò che l’ossigeno disponibile a bordo del natante fosse ormai esaurito. Ora quelle ore drammatiche dovrebbero diventare un film. Dopo aver realizzato una docuserie basata su Oceangate e sulla tragedia del sommergibile, MindRiot Entertainment ha ora impostato un progetto per un lungometraggio basato sulla tragedia.
A produrre il film sarà anche E. Brian Dobbins, producer della violentissima black comedy “The blackening“, dello scorso 2022. Il film dovrebbe affrontare momenti precedenti, contemporanei e successivi alla tragedia durata cinque giorni, che costò la vita a cinque persone.
Non appena si è diffusa la notizia del progetto, sono scattate immediatamente le polemiche, anche se la produzione si affretta a sottolineare come onorerà tutte le persone coinvolte nella tragedia e le loro famiglie. Un film che vuole essere sì una pellicola di finzione, ma che vuole rispettare la verità dei fatti. Per questo, secondo quanto già trapela, il film potrebbe essere molto forte, sia sotto il profilo visivo, che psicologico.