Si chiude un’era importante per Netflix, che chiuderà definitivamente il servizio che è alla base del suo successo.
Un’innovazione che in pochi anni riuscì raggiungere un grande successo quella di Netflix. C’è stato un momento, alla fine degli anni 2000, in cui sembrava che ogni cassetta postale negli Stati Uniti fosse piena di buste rosse. Tra il 2007 e il 2009, Netflix spedì un miliardo di DVD per posta, in un giro di affari che coinvolgeva circa 1,6 milioni di dischi ogni giorno.
Per i pochi che non conoscono le origini del colosso dello streaming, Netflix ha iniziato la sua attività come azienda di noleggio di DVD e videogiochi. Il successo arriverò però grazie a una caratteristica particolarmente innovativa dell’azienda: i prodotti si potevano noleggiare su internet e ricevere direttamente a casa.
Quasi ogni film realizzato era disponibile con consegna il giorno successivo, senza ritardi e con metodi di pagamento chiari e sicuri. Questa formula non solo portò Blockbuster in bancarotta, ma ridefinì completamente il modo in cui venivano guardati i film. E oggi, dopo esattamente 25 anni, Netflix ha deciso ufficialmente di chiudere il dipartimento dei DVD, non più redditizio come una volta.
Il resto della storia è ben noto a tutti. Netflix iniziò ad offrire lo streaming solo come vantaggio aggiunto per i suoi abbonati DVD nel 2007. Il servizio si appoggiava allo stesso sito web dove si potevano ordinare i DVD. La coda che gli abbonati utilizzavano per preordinare i DVD divenne essenzialmente il precursore della lista “Cosa guardare” di oggi, e il motore di raccomandazione che Netflix aveva costruito per suggerire nuovi film e spettacoli agli abbonati fu adattato anche per lo streaming.
E per chi ancora crede che i DVD fossero una parte marginale dell’attività di Netflix, è bene sottolineare che il business dello streaming internazionale di Netflix non divenne redditizio fino al 2018. In pratica, era il settore dei DVD quello che pagava le spese di Netflix.
Durante l’ultima settimana di settembre Netflix spedirà gli ultimi DVD nelle sue caratteristiche buste rosse. “È triste arrivare alla fine, perché è stato una grande parte della vita di tutti noi per tanto tempo,” ha detto Hank Breeggemann, il direttore generale della divisione DVD di Netflix, al New York Times. “Ma tutto ha il suo ciclo. Abbiamo avuto 25 anni fantastici e abbiamo cambiato l’industria dell’intrattenimento, il modo in cui le persone guardano i film a casa“.
La struttura che un tempo processava 1,2 milioni di DVD a settimana e impiegava 50 persone, generando milioni di dollari, oggi ha solo sei dipendenti rimasti. Anche se i DVD non sono più il fulcro del business, Netflix riceve ancora richieste e spedisce circa 50.000 dischi a settimana.
Le richieste provengono da appassionati di cinema che ordinano sia film più recenti come “Avatar: La Via dell’Acqua” che film più rari e meno noti. E la decisione dell’azienda, in effetti, ha scontentato molti di questi appassionati.
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